
Quattro inediti di Mina sono comunque un evento discografico; quattro inediti realizzati appositamente ed esclusivamente nell’ambito di una iniziativa promozionale, e da un’artista schiva e poco incline a legare il proprio nome a quello di un’azienda come è Mina – della quale si ricorda solo un lontano abbinamento con la cedrata Tassoni – sono un evento ancora più singolare.
E’ stata annunciata oggi un’operazione battezzata GOWind assai sorprendente: da novembre, infatti, e fino a tutto il periodo natalizio, nei punti vendita di Wind saranno disponibili speciali confezioni contenenti un cellulare dual band, una carta ricaricabile prepagata da 50.000 lire, un CD InWind per accedere a Internet e un Cd con quattro canzoni appositamente incise da Mina per Wind (Mina aveva già prestato la propria voce recitante a uno spot TV dell’azienda, quello del “rigore mondiale” di Baggio).
Il Cd, particolarmente curato nella veste grafica – in cui domina il colore arancio, brand color di Wind – realizzata da Mauro Balletti su idea di Gianni Ronco (il volto di Mina in bianco e nero circondato da una buccia d’arancia), si intitola esplicitamente “Mina per Wind”, e contiene quattro canzoni accomunate dal contenere nel titolo la parola “wind”. Si tratta di “The wind cries Mary” (Jimi Hendrix), “Gone with the wind” (nota nell’esecuzione di Frank Sinatra), “Blowin’ in the wind” (Bob Dylan) e “Ride like the wind” (Christopher Cross). Perché siano state scelte proprio queste quattro canzoni e non, giusto per fare altri esempi al volo, “Wind” di Mariah Carey, “Wind” di Laura Nyro, “Wind” di Cat Stevens, “Wind beneath my wings” di Bette Midler, “Wind of change” di Peter Frampton, “Wind on the water” di Maggie Reilly, “Wild is the wind” di David Bowie, dovremmo poterlo chiedere direttamente a Mina o a Massimiliano Pani che ha prodotto il Cd (certo non oseremmo chiedere conto dell’esclusione di “Candle in the wind”...). Fra le quattro incluse, comunque, difficile scegliere la più riuscita: tra il rock ruggito di “The wind cries Mary” e le atmosfere romantiche di “Gone with the wind”, tra la semplicità di “Blowin’ in the wind” – forse il trattamento più sorprendente e meno fedele alla versione originale – e il pop elegante di “Ride like the wind” ognuno potrà individuare la propria preferita. Quel che è probabile è che il Cd diventi un piccolo pezzo da collezione, considerando soprattutto che non verrà messo in vendita nei negozi di dischi.
E’ stata annunciata oggi un’operazione battezzata GOWind assai sorprendente: da novembre, infatti, e fino a tutto il periodo natalizio, nei punti vendita di Wind saranno disponibili speciali confezioni contenenti un cellulare dual band, una carta ricaricabile prepagata da 50.000 lire, un CD InWind per accedere a Internet e un Cd con quattro canzoni appositamente incise da Mina per Wind (Mina aveva già prestato la propria voce recitante a uno spot TV dell’azienda, quello del “rigore mondiale” di Baggio).
Il Cd, particolarmente curato nella veste grafica – in cui domina il colore arancio, brand color di Wind – realizzata da Mauro Balletti su idea di Gianni Ronco (il volto di Mina in bianco e nero circondato da una buccia d’arancia), si intitola esplicitamente “Mina per Wind”, e contiene quattro canzoni accomunate dal contenere nel titolo la parola “wind”. Si tratta di “The wind cries Mary” (Jimi Hendrix), “Gone with the wind” (nota nell’esecuzione di Frank Sinatra), “Blowin’ in the wind” (Bob Dylan) e “Ride like the wind” (Christopher Cross). Perché siano state scelte proprio queste quattro canzoni e non, giusto per fare altri esempi al volo, “Wind” di Mariah Carey, “Wind” di Laura Nyro, “Wind” di Cat Stevens, “Wind beneath my wings” di Bette Midler, “Wind of change” di Peter Frampton, “Wind on the water” di Maggie Reilly, “Wild is the wind” di David Bowie, dovremmo poterlo chiedere direttamente a Mina o a Massimiliano Pani che ha prodotto il Cd (certo non oseremmo chiedere conto dell’esclusione di “Candle in the wind”...). Fra le quattro incluse, comunque, difficile scegliere la più riuscita: tra il rock ruggito di “The wind cries Mary” e le atmosfere romantiche di “Gone with the wind”, tra la semplicità di “Blowin’ in the wind” – forse il trattamento più sorprendente e meno fedele alla versione originale – e il pop elegante di “Ride like the wind” ognuno potrà individuare la propria preferita. Quel che è probabile è che il Cd diventi un piccolo pezzo da collezione, considerando soprattutto che non verrà messo in vendita nei negozi di dischi.
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